San PIO X – La negligenza per la propria anima giunge fino a trascurare lo stesso sacramento della penitenza, del quale nulla ci diede Cristo, nella sua estrema bontà, che fosse più salutare alla fragilità umana.
San GIOVANNI PAOLO II -Sarebbe insensato, oltre ché presuntuoso, voler prescindere arbitrariamente dagli strumenti di grazia e di salvezza che il Signore ha disposto e, nel caso specifico, pretendere di ricevere il perdono facendo a meno del Sacramento, istituito da Cristo proprio per il perdono. II rinnovamento dei riti, attuato dopo il Concilio, non autorizza alcuna illusione e alterazione in questa direzione.
San GIOVANNI MARIA VIANNEY – Non c’è niente che offende tanto il buon Dio quanto il disperare della sua misericordia. C’è chi dice: “Ne ho combinate troppe; il buon Dio non può perdonarmi “. È una grande bestemmia. E mettere un limite alla misericordia di Dio, mentre essa non ne ha perché è infinita.
Mons. GIUSEPPE ROSSINO – Senza il pentimento la Confessione è uno scheletro senza vita, poiché il pentimento costituisce l’anima di questo sacramento.
San GIOVANNI CRISOSTOMO – Il potere di rimettere i peccati supera quello di tutti i grandi della terra e persino la dignità degli Angeli: esso è esclusivamente proprio del sacerdote a cui soltanto Dio ha potuto concederlo.
Un pio autore – L’accostarsi frequentemente al sacramento della riconciliazione, raccomandato dalla Chiesa, favorisce la conoscenza di se stessi, fa crescere nell’umiltà, aiuta a sradicare le cattive abitudini, aumenta la sensibilità della coscienza, evita di cadere nella mollezza o nell’indolenza, rafforza la volontà e conduce l’animo ad un’identificazione più intima con Cristo.
EPISCOPATO FRANCESE – La Confessione frequente dei fanciulli è un dovere di prim’ ordine del ministero pastorale. Il sacerdote metterà una cura paziente e illuminata in questo ministero che è essenziale per la formazione delle coscienze.
HANS SCHALK – La Confessione non è un colloquio umiliante di un uomo con un altro, durante il quale uno ha paura e si vergogna mentre l’altro possiede il potere di giudicarlo. La Confessione è un incontro di due persone che confidano pienamente nella presenza del Signore tra di loro, da Lui promessa là dove anche solo due uomini sono riuniti nel suo nome.
GILBERT K. CHESTERTON – Quando la gente chiede a me o a qualsiasi altro: “Perché ti sei unito alla Chiesa di Roma”, la prima risposta è: “Per liberarmi dai miei peccati; poiché non c’è nessun altro sistema religioso che dichiari veramente di liberare la gente dai peccati… Ho trovato solo una religione che osi scendere con me nelle profondità di me stesso”.
Sant’ALFONSO M. DE’ LIGUORI – Se in tutti i confessori si ritrovasse la scienza e la bontà convenienti a tanto ministero, il mondo non sarebbe così infangato di peccati, né l’inferno così ripieno di anime.
LEONE XIII – Il confessore che omette di aiutare il penitente ad avere le debite disposizioni non è più disposto ad ascoltare le confessioni di quanto non siano i penitenti a confessarsi.
GEORGE BERNANOS – Siamo un popolo di cristiani in cammino. La superbia è il peccato di coloro che si credono arrivati al traguardo.
Un pio autore – Difficilmente il sacerdote sarà un buon confessore se non fa frequentemente e profondamente l’esperienza personale del sacramento della riconciliazione.
San LEOPOLDO MANDIC – Quando confesso e do consigli, sento tutto il peso del mio ministero e non posso tradire la mia coscienza. Come sacerdote, ministro di Dio, ho la stola sulle spalle, non ho paura di nessuno. Prima e soprattutto la verità.
Don GIOVANNI BARRA – Confessarsi vuol dire iniziare una vita nuova, vuol dire tentare e ritentare ogni volta l’avventura della santità.
Padre BERNARD BRO – Chi di fronte al nostro peccato ci dice che è bene, chi ci fa credere, con qualsiasi pretesto, che non c’è più peccato, costui coopera alla peggior forma di disperazione.
Padre UGO ROCCO S. J. – Se il confessionale potesse parlare, certo avrebbe da deplorare la miseria e la cattiveria umana, ma più ancora dovrebbe esaltare l’inesauribile misericordia di Dio.
GIOVANNI PAOLO II – Dall’incontro con la figura di San Giovanni M. Vianney trassi la convinzione che il sacerdote realizza una parte essenziale della sua missione attraverso il confessionale, attraverso quel volontario “farsi prigioniero del confessionale”.
SEBASTIANO MOSSO – Il Concilio di Trento ha asserito che quando il sacerdote assolve, compie davvero un atto simile a quello del giudice: ossia non constata solo che Dio ha già perdonato il penitente, ma perdona, assolve, qui e ora il penitente, agendo di responsabilità propria, in nome di Gesù Cristo.
BENEDETTA BIANCHI PORRO – Quando sono tentata anch’io mi confesso subito: si scaccia via così il male e si attinge forza.
Sant’AGOSTINO – Uomo peccatore! Ecco due diverse parole: uomo e peccatore. Uomo è una parola, peccatore un’altra. E in queste due parole subito comprendiamo che l’”uomo” lo ha fatto Dio, il “peccatore” lo ha fatto l’uomo. Dio creò l’uomo, che ha fatto di sé un peccatore. Dio ti dice questo: “Distruggi ciò che hai fatto tu e anch’io conserverò ciò che ho creato”.
JOSEF BOMMER – Come l’occhio reagisce alla luce, così la coscienza reagisce per sua natura al bene. Essa consiste in un giudizio dell’intelligenza umana sulla qualità morale di un’azione che si sta per compiere o di un’azione già compiuta. Una coscienza retta si forma questo giudizio partendo da una norma superiore, da una legge generale assoluta.
Padre FRANCESCO BERSINI – Cristo non vuole rimettere i tuoi peccati senza la Chiesa, né la Chiesa può rimetterli senza Cristo. Non c’è pace con Dio senza la pace con la Chiesa.
GILBERT K. CHESTERTON – La psicanalisi è un confessionale senza le garanzie del confessionale.
MICHEL QUOIST – La Confessione è uno scambio misterioso: tu fai dono di tutti i tuoi peccati a Gesù Cristo, Egli tifa dono di tutta la sua redenzione.
Sant’AGOSTINO – Colui che non crede che nella Chiesa siano rimessi i peccati, disprezza la grande generosità di questo dono divino; e se chiude il suo ultimo giorno in questa ostinazione della mente, si rende colpevole del peccato irremissibile contro lo Spirito Santo, mediante il quale Cristo perdona i peccati.
GIOVANNI PAOLO II – Proprio nel confessionale la paternità del sacerdote si realizza nel modo più pieno. Proprio nel confessionale ogni sacerdote diventa testimone dei grandi miracoli che la misericordia divina opera nell’anima che accetta la grazia della conversione.
GIUSEPPE A. NOCILLI – Non c’è assolutamente niente che possa precedere il sacramento della Confessione nella preoccupazione e nella sollecitudine di un sacerdote.
JOSEF BOMMER – Due grandi pericoli minacciano la Confessione attuale: l’abitudine e la superficialità.
PIO XII – Raccomandiamo sommamente quel pio uso, introdotto dalla Chiesa per ispirazione dello Spirito Santo, della Confessione frequente, con cui si aumenta la retta conoscenza di se stesso, cresce la cristiana umiltà, si sradica la perversità dei costumi, si resiste alla negligenza e torpore spirituale, si purifica la coscienza, si rinvigorisce la volontà, si procura la salutare direzione delle coscienze e si aumenta la grazia in forza dello stesso sacramento. Quelli dunque che fra il giovane clero attenuano o estinguono la stima della Confessione frequente, sappiano che intraprendono cosa aliena dallo spirito di Cristo e funestissima al Corpo mistico del nostro Salvatore.
GIOVANNI PAOLO II – II sacerdote, nel ministero della Penitenza, deve enunciare non le sue private opinioni, ma la dottrina di Cristo e della Chiesa. Enunciare opinioni personali in contrasto col Magistero della Chiesa, sia solenne sia ordinario, è, perciò, non solo tradire le anime, esponendole a pericoli spirituali gravissimi e facendo subire loro un angoscioso tormento interiore, ma è contraddire nel suo stesso nucleo essenziale il ministero sacerdotale.
ENRICO MEDI – Senza la confessione, pensate a quale pauroso cimitero di morte sarebbe ridotta l’umanità.
Padre BERNARD BRO – Non c’è salvezza senza liberazione, né liberazione senza Confessione, né Confessione senza conversione.
San PIO da PIETRELCINA – Io tremo ogni qualvolta devo scendere al confessionale, perché lì devo amministrare il Sangue di Cristo.
Don GIOVANNI BARRA – La Chiesa, disponendo del potere di perdonare, dispone della gioia.